La riflessologia è una scienza antichissima, che parte dal principio che ogni malattia, o comunque ogni sintomo, si manifesta per traslazione in una zona del corpo anche distante anatomicamente dal punto dove l’anomalia origine.
Se ci capita di prendere un colpo, la nostra naturale reazione è quella di sfregare la zona colpita per lenire il dolore con un rudimentale massaggio, se siamo tesi o stressati, se soffriamo di mal di testa porteremo le mani alle tempie e agli occhi cercando, con uno sfioramento o pressione, di alleviare il disturbo che ci affligge.
Tutto questo è il riflessologia, un qualcosa che è dentro di noi, un retaggio ancestrale che l’uomo porta in sé da quando la vita è comparsa sul nostro pianeta, di certo il primo uomo sulla Terra si è curato con il massaggio. E questa è una verità che la scienza ufficiale accetta da sempre. Anche gli sciamani pellirosse basavano la loro medicina sui riflessi dei piedi ottenendo risultati strabilianti agli occhi dei pionieri, i quali ebbero modo di constatarne l’efficacia.
In Europa la riflessologia è approdata negli anni ‘60 avendo particolare sviluppo in Svezia, Germania, Inghilterra, Francia e Russia, dove è oggetto di approfonditi studi. Data la semplicità del metodo il principio della riflessologia è applicabile a tutte le zone del corpo, ma è particolarmente indicata verso le zone riflessogene del piede. A parte l’unicità del piede umano nel mondo animale è da rilevare, che essendo molto sensibile, facilita l’individuazione su di esso, in una sorta di particolarissima mappa, dei riflessi dei vari apparati del corpo umano. I piedi sono poli fortissimi di energia e sono un legame con le emanazioni di onde magnetiche della Terra, sono la parte del corpo che dà maggior sicurezza. È possibile, agendo tranquillamente sui piedi, infondere uno stato di calma e di gradevole benessere del paziente.

